The Mind

The Mind

Giochi per menti forti!

A casa mia si è sempre giocato a carte. Partite interminabili a Canasta con i nonni. Faide familiari a Burraco dopo cena. Per non parlare dei tornei di briscola e scopone scientifico a scuola.
Le carte sono parte del mio DNA e i giochi da tavolo di questo genere sono tra i miei preferiti.

Così, quando ho scoperto un gioco che prevedeva un mazzo di 100 carte, i miei occhi hanno iniziato a brillare!
Eleganti carte nere numerate da 1 a 100. Nessun seme, nessuna figura… anzi, in realtà qualche figura c’è. Conigli.
Conigli fantasma, conigli ballerini, conigli cuochi e conigli narcisisti. E se proprio la
vogliamo dire tutta, c’è anche qualche Shuriken. Ora che ci azzecchino le stelle Ninja con dei conigli in un gioco di carte dovete chiederlo a Wolfgang Warsch e all’illustratore Oliver Freudenreich, ma vi assicuro che, ambientazione a parte, il gioco ha davvero un suo perché!

Sto parlando di The Mind, un giochino facile facile nella teoria, ma davvero tosto nella pratica. Edito da DVGiochi, si tratta di un cooperativo per 2-4 giocatori in cui telepatia, intuito ed un pizzico di fortuna vi faranno fumare il cervello.

Una sola regola, liberarsi di tutte le carte nella propria mano in modo da formare un unico mazzo con gli scarti dei giocatori, in ordine crescente. Nulla di più semplice…se non fosse che deve essere fatto senza poter comunicare in alcun modo con i compagni. Nessuna parola, nessuna smorfia, nessun piedino sotto il tavolo, nessun colpo di tosse, niente di niente!


The Mind è un gioco in cui l’affiatamento della squadra la fa da padrone. Le sfide più toste io le ho affrontate con i miei due compagni di avventura più fedeli, mia sorella e il suo fidanzato.
La prima partita della serata, di solito, è quella che ci dà più soddisfazione. Probabilmente perché all’inizio siamo molto concentrati. Ci osserviamo, ci esaltiamo quando riusciamo a superare un livello senza utilizzare nemmeno un aiuto, ci confrontiamo su come e quando avremmo voluto giocare una carta alla fine del turno…insomma, sembriamo dei veri e propri esperti.

Ed in effetti la cosa paga, perché normalmente ci areniamo al livello 8. Dalla seconda partita in poi inizia il caos. La discussione, mentre si mescolano le carte, si divide tra “Come mai tieni le carte con la mano destra invece che con la sinistra?” e “Ragazzi, controllate se ci sono delle carte imbustate al rovescio”. E’ evidente che non può finire bene… Ed infatti a fatica superiamo il quinto livello.

C’è stata una sera però, in cui tutto è girato nel verso giusto…Una sera di novembre, il cielo limpido, faceva caldo, eravamo in vacanza a Palermo, e per noi che abitiamo in Piemonte, 15 gradi a novembre sono un sogno… Una di quelle sere che sembrano normali, ma che non ti dimenticherai mai, la prima volta che superi l’ultimo livello di The Mind e vinci la partita!!! Una sera da festeggiare con…una tisana alle erbe digestive e dei biscotti da colazione… pazienza! Perché in fin dei conti The Mind è un gioco di pazienza.
Pazienza nel rispettare il tuo tempo e quello dei compagni. Pazienza se qualcuno scarta il 54 proprio mentre tu stavi per giocare il 53. Pazienza se sei l’unico a non voler giocare un aiuto perché ti senti sicuro e poi perdete la partita. Pazienza se dopo aver perso 5 volte di fila, qualcuno vi guarda e vi dice: “Facciamo l’ultima?

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