Dungeon Drop è un dungeon crawler competitivo, per 1-4 giocatori, della durata di circa 20 minuti, si presenta come rivoluzionario tra i giochi che fanno parte della sua stessa categoria. Arriverà in Italia grazie al successo della campagna Kickstarter che lo ha visto protagonista l’estate scorsa, con la partecipazione di 7619 sostenitori, di cui 167 italiani.
L’aspetto innovativo di questo titolo è dato proprio dalla creazione del dungeon; infatti questa non avviene, come d’abitudine, tramite tessere esagonali, ma saremo noi a costruirlo, lasciando cadere dalle nostre mani diverse tipologie di cubetti (mostri, pilastri, pozioni, tesori, ecc. …).
Terremo tra le mani tutti i cubi che serviranno per creare il dungeon in cui ci avventureremo e, dopo una mescolata, li lasceremo cadere sul tavolo da una altezza di sei pollici, circa 15 centimetri.
La configurazione che otterremo sarà quella in cui avrà luogo la nostra avventura: riuscite già ad immaginare tutte le combinazioni di scenari che sarà possibile generare con questo setup di gioco?
N.B. L’articolo è diviso in sezioni in cui vi presento rispettivamente lo svolgimento del gioco, la modalità solitario, un’espansione ed infine una carrellata di gadget per il gioco. Sentitevi liberi di andare direttamente alla sezione che vi interessa, cercherò di non offendermi, promesso!
Gameplay
A questo punto immagino sarete confusi sullo svolgimento di un gioco così particolare, allora vediamo di seguito come si sviluppa una partita a Dungeon Drop.
La prima cosa da fare, per ogni dungeon crawler che si rispetti, è la creazione del personaggio; per farlo riceverete una carta razza e una carta classe, ciascuna con abilità specifiche. Infine, riceverete una quest, una sorta di missione che vi indicherà quali cubi dovrete avere in vostro possesso, in modo da ottenere, alla fine della partita, punti vittoria bonus.
Finita la parte di preparazione, l’ordine del turno viene determinato dall’iniziativa dei personaggi. Il turno è diviso in tre fasi. La prima è detta fase d’esplorazione, il giocatore di turno pesca (senza guardarli) nuovi cubi dalla scatola a seconda del numero di giocatori, li mescola, e li fa cadere sul dungeon, che in questo modo si modifica e si amplia.
La seconda fase è una fase di attivazione, in cui il giocatore di turno può attivare le abilità del proprio eroe, l’obiettivo è quello di cercare di avvantaggiarsi prima della terza fase.
L’ultima fase del turno è quella di loot, o di raccolta, in questa fase il giocatore dovrà creare una stanza di forma triangolare; per farlo dovrà utilizzare tre cubi pilastro (quelli di colore grigio) in modo che il triangolo formato da questi non contenga al suo interno altri cubi pilastro. In seguito, potrà raccogliere tutti i cubi presenti all’interno del triangolo così formato.
Nella fase di raccolta cercheremo di accaparrarci più tesori possibili, talvolta sarà inevitabile raccogliere anche alcuni mostri disseminati per il dungeon, questi ci infliggeranno punti ferita a seconda della loro forza.
Il turno passa al giocatore successivo che svolge a sua volta le tre fasi e così via, fino al termine dei tre round previsti. Al calcolo dei punti vittoria contribuiscono tutti i cubi che sarete riusciti a raccogliere durante i tre round giocati, attribuendo a ciascuno i punti vittoria indicati dalla vostra quest personale e/o dalla scheda riassuntiva del regolamento.
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Modalità solitario
Potrete giocare a Dungeon Drop anche in modalità solitario, questa si rivelerà una corsa contro il tempo davvero avvincente. Vediamo insieme quali sono gli aspetti salienti di questa modalità di gioco.
L’obiettivo che dovremo soddisfare per portare a termine la missione in solitario sarà quello di uscire dal dungeon con un numero di reliquie che ci permettano di salvare il nostro villaggio, il regno o l’intero mondo, insomma una spedizione davvero eroica.
Setup
Il setup resta invariato rispetto alla modalità competitiva: si riceve casualmente un eroe, una quest, che ci fornirà punti vittoria a fine partita, e si costruisce il dungeon. L’unica differenza è che nei cubi con cui andremo a costruire il dungeon andranno aggiunti il cubo nero che rappresenterà le scale per passare da un piano ad un altro, le reliquie, obiettivi della nostra missione, e il meeple che rappresenta il nostro eroe.
La stanza da cui partiremo sarà formata a nostro piacimento da tre pilastri, in modo che formino un triangolo e che contengano il nostro eroe; ai cubi pilastro andremo a sostituire dei token pilastro che ci aiuteranno nella fase di movimento.
Turno di gioco
Il turno si articola in quattro fasi, come prima fase di esplorazione in cui ampliamo il dungeon, attivazione del personaggio, una nuova fase di movimento e la fase di raccolta.
In cosa consiste la fase di movimento? Partendo dalla stanza in cui ci troviamo dobbiamo togliere un token pilastro e lasciando invariati gli altri due, andare a formare un nuovo triangolo, ossia una nuova stanza in cui eseguiremo la fase di raccolta (loot).
Continuate svolgendo queste fasi, esplorate il dungeon formando nuove stanze fino a che non si verifica uno dei seguenti eventi: non vi sono più cubi per la fase di esplorazione del dungeon, il vostro eroe è esausto, ossia non può più subire punti ferita, raccogliete il cubo che rappresenta le scale durante la fase di loot.
Nei primi due casi avrete perso la partita, nel caso delle scale dovrete determinare se avrete superato il livello con successo, verificando se avrete raggiunto il numero di punti vittoria necessari in corrispondenza alle reliquie in vostro possesso.
In conclusione, trovo davvero innovativa e interessante l’idea che sta alla base di questo gioco, penso inoltre che la modalità solitario sia decisamente sfidante e la configurazione sempre diversa dei dungeon creati sia il punto forte di questo titolo: la rigiocabilità è esponenziale, così come l’intrattenimento che offre.
Espansione
La prima espansione per Dungeon Drop, Dropped Too Deep presenta nuovi temibili mostri che vi daranno sempre più filo da torcere, grazie anche alle loro abilità esclusive. Sono presenti, inoltre, nuove carte classe e razza, per creare combinazioni di eroi sempre diversi, nuove quest e per finire viene introdotta una modalità cooperativa, grazie alla quale potrete esplorare il dungeon assieme ai vostri compagni di avventure preferiti.
Gadget vari ed eventuali
Se siete sopravvissuti fin qui, come chicca finale vi riservo una carrellata di gadget per Dungeon Drop, con una piccola presentazione allegata.
Dungeon Mat è un tappetino in neoprene (35×60 cm) che, grazie alla sua grafica, vi permetterà di calarvi ancora di più nell’atmosfera fantasy di Dungeon Drop.
Dungeon Walls: come avrete intuito dal nome si tratta di una sagoma tridimensionale che vi permetterà di delimitare con delle vere e proprie pareti, alte circa 5 cm, l’area di gioco di Dungeon Drop. All’interno di questa sagoma potrete inserire uno o due Dungeon Mat.
Stringy Thingy è un accessorio, personalizzato con il logo di Dungeon Drop, che vi permetterà di stabilire con molta più facilità, grazie all’ausilio del cavo retrattile lungo circa 50 cm, se un cubo rientra o meno in una stanza.
Cloth Bag of Holding è un grazioso sacchetto di stoffa, di dimensioni 15×20 cm, arricchito con la grafica del gioco, che vi permetterà di contenere i dadi, i cubetti e le carte di Dungeon Drop.
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Treasure Trunk è una scatola, con la grafica del gioco e dotata di un organizer interno in cui potrete riporre e dividere, nel modo più ordinato possibile, tutto il materiale di gioco di Dungeon Drop.
Questo è tutto, fatemi sapere nei commenti se questo gioco vi ha colpito e cosa vi ha impressionati maggiormente di questo titolo decisamente fuori dalle righe.
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